Un compito, nel suo iter, deve poter essere gestito in modo corretto per assolvere a pieno la sua funzione, ovvero quella di aiutare a svolgere in modo funzionale una mansione che ci siamo assegnati o che abbiamo destinato ad altri.
Anche i compiti assumeranno dunque degli stati specifici.
Una volta generato un compito, ad esempio, nel caso in cui ricopriamo noi stessi il ruolo di mittenti e destinatari, esso transirà automaticamente dallo stato “nuovo” a “letto“. Si dà per scontato, infatti, che avendo generato il compito ne conosciamo già il contenuto evitandoci così un passaggio inutile.
Letto il compito, il destinatario potrà procedere alla stima di impegno (operazione fondamentale allo scopo di mantenere aggiornata la stima dei propri impegni complessiva) e transire il compito “in lavorazione“. Fino a quando il compito si trova nello stato di “Letto” e “in Lavorazione”, il destinatario potrà modificarne la stima a piacimento.
I passaggi successivi dipendono, naturalmente, dalle eventuali problematiche riscontrate nel percorso di svolgimento del compito: openMEMO consente di transirlo “in attesa” se non si è in grado di concluderlo per un qualsiasi motivo od “in approvazione” nel caso in cui il compito sia terminato e si desidera ricevere l’approvazione del mittente. Da questi due stati è possibile ripristinare il compito “in lavorazione”.
Nel caso in cui si sia determinato che il compito non presenta le giuste condizioni, definizioni od impostazioni che ne consentano un suo eventuale ripristino si può transirlo nello stato di “abortito“, conclusione drastica del suo ciclo di vita.
Nel caso in cui il compito sia stato portato correttamente a termine e quindi approvato dal mittente, potrà essere trasferito nello stato “completato“.
Il compito può anche essere ELIMINATO definitivamente, e non lascerà traccia alcuna in openMEMO. L’opzione è disponibile solamente per il mittente, all’interno del menu “Azioni”.